28 gennaio 2021

Hollywood vs Reality

Chi legge “Cieli di celluloide” può trovare divertente “Hollywood vs Reality”, una serie di video pubblicati su YouTube da Kelsey, un pilota di Boeing 747 che, all'interno del suo canale 74 Gear – oltre ad altri interventi in cui analizza filmati “virali” o racconta “crazy aviation stories” – commenta (in inglese) dal suo punto di vista di addetto ai lavori le scene aeronautiche, realistiche o più spesso appunto hollywodiane, di vari film famosi.

DiCaprio che finge di essere uno che finge di essere un pilota, e Kelsey, un vero pilota

25 gennaio 2021

Aerei travestiti (2)

Continuiamo a vedere alcuni casi di aerei storici “interpretati” da aerei differenti (qui la prima parte del post).

Se nei film sulla Prima guerra mondiale erano frequenti i “Wichita Fokker” (biplani statunitensi Travel Air 2000/4000 nel ruolo di Fokker D.VII tedeschi), in quelli sulla Seconda e dintorni ritroviamo spesso gli “Hollywood Zero”.

Lo “Zero”, o formalmente Mitsubishi A6M, era il principale caccia usato dalla Marina imperiale giapponese durante la guerra, un aereo formidabile da ogni punto di vista. Alla fine del conflitto però, tra le perdite in combattimento e il fatto che il Giappone, fra le condizioni per la resa, dovette distruggere il proprio materiale bellico, non ne rimasero da usare nei film.

Uno Zero decolla dalla Akagi per bombardare Pearl Harbor (fonte)

21 gennaio 2021

La Fenice rinasce fra le dune: Il volo della Fenice (The Flight of the Phoenix), 1965

Nella mia idea personale di film d'aviazione, in genere non includo quelli su “sopravvissuti”, cioè quelli in cui compare un aereo solo all'inizio del film, e solo per compiere un fortunoso atterraggio di emergenza, mentre il grosso dell'azione sarà incentrato sui personaggi che muoiono, sopravvivono, si mangiano a vicenda o quel che sia.

Ci sono però eccezioni notevoli e la più notevole è Il volo della Fenice (The Flight of the Phoenix) di Robert Aldrich del 1965. I protagonisti all'inizio sono costretti a un difficile atterraggio nel deserto nordafricano (e qualcuno non sopravvive nemmeno ai titoli di testa), mentre il grosso dell'azione è incentrato sullo sforzo per ricostruire l'aereo (onde il titolo) o, meglio, per costruire un nuovo aereo più piccolo usando le parti che si riescono a salvare dall'aereo di partenza.

Uno dei protagonisti di Il volo della Fenice. Muore nella prima scena.

18 gennaio 2021

Frank “Spig” Wead

Per quanto non molto noto in generale, Frank “Spig” Wead (24.10.1895-15.11.1947) percorre un filo rosso attraverso decenni della storia dei rapporti tra cinema e aviazione.

Frank Wead

14 gennaio 2021

Aerei travestiti (1)

Quando in un film bisogna mostrare un aereo in volo, ci sono varie possibilità:

  • si prende quell'aereo, lo si fa volare e lo si riprende;
  • si prende un filmato di repertorio che vada bene;
  • si fa un modellino dell'aereo, lo si sospende a fili non troppo visibili e lo si riprende;
  • (negli ultimi decenni) si crea la scena al computer.

C'è un'ultima possibilità, che è stata usata ripetutamente, con risultati più o meno buoni: si prende un altro aereo non troppo diverso, lo si colora e ritocca un po', ed ecco fatto!

È una cosa che si fa fin dai tempi dei primi grandi film d'aviazione, e cioè Ali (Wing) di William A. Wellman del 1927 e Gli angeli dell'inferno (Hell's Angels) di Howard Hughes (e altri) del 1930, due epopee aviatorie sulla Prima guerra mondiale.

Per i duelli aerei di Ali, che fu il primo film in assoluto a essere premiato con l'Oscar, non erano sempre disponibili tutti i modelli di aerei necessari, soprattutto per quanto riguarda quelli tedeschi. Così, oltre a prendersi qualche libertà qua e là, gli SPAD S.VII francesi che non si vedono da vicino sono “interpretati” da Thomas-Morse MB-3 statunitensi. Analogamente, molti dei Fokker D.VII tedeschi sono resi con Curtiss P-1 “Hawk” americani.

Uno dei “Fokker D.VII” del circo volante del conte von Kellermann in Ali; in realtà un Curtiss P-1, come si riconosce dal radiatore sotto il motore

11 gennaio 2021

Aviation porn

Speriamo che questo titolo non crei problemi... Due righe di chiarimento visto che ricorrerà spesso come etichetta: l'“aviation porn”, come molti altri “qualcosa porn” – dal “book porn” al “food porn” – non ha niente a che fare con acrobazie erotiche varie, ma esprime solo il compiacimento estetico, l'interesse per le immagini curate, il gusto quasi feticistico per i dettagli, il piacere di un soggetto o una visuale insolita, applicato qui agli aerei e altrove ai libri, al cibo (o all'atto sessuale, ovviamente).

Howard Hughes sta progettando lo Spruce Goose in The Aviator

07 gennaio 2021

L'S.21 di Porco Rosso

Ho scoperto solo da poco che nel corso degli ultimi mesi lo studio Ghibli ha messo a disposizione gratuitamente centinaia di immagini tratte dai loro film. Il sito è in giapponese, ma qui veramente le immagini parlano da sole.

Tra i fotogrammi che possono interessarci in particolar modo, ci sono quelli tratti da Porco Rosso (1992) di Hayao Miyazaki, come per esempio l'idrovolante Savoia S.21 del protagonista.

04 gennaio 2021

John Wayne contro i Soviet: Il pilota razzo e la bella siberiana (Jet Pilot), 1957

Snocciolato in un precedente post un elenco dei più significativi film d'aviazione, cominciamo con uno che può sembrare tutt'altro che significativo, ma che ha alcuni sorprendenti motivi di interesse.

Intanto: John Wayne! Janet Leigh! Un mucchio di aerei avanzatissimi che compiono ardite evoluzioni! Amore e spionaggio durante la guerra fredda! Che cosa può andare storto? Be'...

Si tratta di Il pilota razzo e la bella siberiana, diretto in teoria da Josef von Sternberg e uscito nel 1957. “In teoria” perché il regista di L'angelo azzurro si sbrigò a filmare la sua parte in poche settimane nel 1950, dopo di che il film languì per anni nelle mani di vari altri registi, ognuno a metterci del suo, tanto che quando uscì gli aerei mostrati rasentavano l'obsolescenza: poi ci torniamo.

01 gennaio 2021

Quindici grandi film d'aviazione

Questo è il primo post di questo blog che, come dice il suo sottotitolo, si occupa di cinema d'aviazione. Resisto alla tentazione di buttar giù belle dichiarazioni di intenti per entrare subito nel vivo.

C'è un'altra tentazione, a cui invece non resisto, e cioè quella di comporre un elenco dei film d'aviazione più rappresentativi. La mia idea originaria era di elencarne 10, ma alcuni non potevo non metterli per motivi personali o generali, altri se ne sono portati dietro altri ancora e così siamo giunti a una quindicina. Occhio, ché non sono tutti grandi film! Eccoli con, per ognuno, una brevissima spiegazione di perché l'ho incluso. Su vari di questi tornerò prossimamente.


Ali (Wings) di William A. Wellman, 1927 - Perché è il primo colossal aeronautico e il primo film nella storia degli Oscar a vincere l'Oscar. 

Il blog va in pausa

Dopo l'estate, con la “ripresa” di settembre i troppi impegni (alcuni dei quali anche attinenti a cinema e aviazione) mi impediscono per...