25 gennaio 2021

Aerei travestiti (2)

Continuiamo a vedere alcuni casi di aerei storici “interpretati” da aerei differenti (qui la prima parte del post).

Se nei film sulla Prima guerra mondiale erano frequenti i “Wichita Fokker” (biplani statunitensi Travel Air 2000/4000 nel ruolo di Fokker D.VII tedeschi), in quelli sulla Seconda e dintorni ritroviamo spesso gli “Hollywood Zero”.

Lo “Zero”, o formalmente Mitsubishi A6M, era il principale caccia usato dalla Marina imperiale giapponese durante la guerra, un aereo formidabile da ogni punto di vista. Alla fine del conflitto però, tra le perdite in combattimento e il fatto che il Giappone, fra le condizioni per la resa, dovette distruggere il proprio materiale bellico, non ne rimasero da usare nei film.

Uno Zero decolla dalla Akagi per bombardare Pearl Harbor (fonte)

Provvidenzialmente, il North American T-6 Texan (AT-6 per l'USAAF, NSJ per la US Navy, Harvard per le forze del Commonwealth), aereo da addestramento usato dagli Alleati, aveva un ragionevole somiglianza – almeno nella struttura generale, se non nelle ali e negli impennaggi di coda – con lo Zero. E così fu che, a partire da Le tigri della Birmania (God is My Co-pilot, 1945) di Robert Florey, I sacrificati (They Were Expendable, 1945) di John Ford con Robert Montgomery e John Wayne, e I diavoli alati (Flying Leathernecks, 1951) di Nicholas Ray con John Wayne e Robert Ryan, lo vediamo interpretare il caccia giapponese.

Ma dove veramente la ricostruzione degli aerei militari giapponesi ebbe la sua apoteosi fu con Tora! Tora! Tora! (Tora! Tora! Tora! / トラ・トラ・トラ, 1970) di Richard Fleischer, Toshio Masuda e Kinji Fukasaku.

Si prese in considerazione di cercarne di abbattuti nelle isole del Pacifico, ma sarebbe stato un lavoro immane in termini di tempo e denaro, anche perché si stimava che ne sarebbero serviti cinque per crearne uno funzionante. Si decise così di ricrearli modificando aerei statunitensi; se ne occupò il consulente aeronautico Jack Canary. Il Texan con le sue varianti fece la parte del leone, per interpretare gli Zero e anche gli aerosiluranti/bombardieri Nakajima B5N2 “Kate”. Furono inoltre ricostruiti alcuni bombardieri in picchiata Aichi D3A1 “Val” (usando almeno nove tra Vultee BT-13 Valiant e sue varianti, convertiti pesantemente).

Dei lavori si occuparono, in America, due ditte di Long Beach: la Steward-Davis realizzò i Val (e 400 bombe di plastica e 100 siluri di vetroresina, appesantiti per cadere in modo verosimile); la Cal-Volair gli Zero e i Kate, e i kit da inviare in Giappone per le conversioni degli aerei da mostrare sulla portaerei Akagi.

Per la precisione, gli Zero furono interpretati da undici CCF Harvard Mk.4, un North American SNJ-5 Texan e tre North American T-6G Texan; e i Kate da due CCF Harvard Mk.4, un North American SNJ-4 Texan, cinque North American SNJ-5 Texan, un North American T-6G-NI Texan e cinque North American T-6G-NH Texan (per la conversione in Kate si aggiunsero tra l'altro sezioni di coda di BT-13).

Lo “Zero” N7757, originariamente un Harvard Mk.4 C, usato in Tora! Tora! Tora! e molti altri film e telefilm, oggi al Heritage Flight Museum (fonte e più informazioni

Gi aerei di Tora! Tora! Tora! erano ottime repliche, molte delle quali in grado di volare, tanto che vari di questi apparecchi sono tuttora usati per commemorazioni storiche.

Gli “Hollywood Zero” sarebbero ricomparsi in molti altri film (spesso riutilizzando proprio le repliche create per Tora! Tora! Tora!, o le riprese stesse, come in La battaglia di Midway). Per esempio:

  • il telefilm La squadriglia delle pecore nere (Baa Baa Black Sheep, 1976-8);
  • Countdown - Dimensione zero (The Final Countdown, 1980) di Don Taylor con Kirk Douglas e Martin Sheen, in cui un viaggio nel tempo rende possibile addirittura uno scontro aereo fra Zero e F-14;
  • L'impero del sole (Empire of the Sun, 1987) di Steven Spielberg, tratto dall'omonimo romanzo di James Ballard;
  • Air Force - Aquile d'acciaio 3 (Aces: Iron Eagle III, 1992) di John Glen con Louis Gossett Jr., ragionevolmente dimenticabile.


© Daniele A. Gewurz 2021 - Pubblicato il 25.01.2021

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