22 giugno 2022

Ancora su Dana Andrews e gli aerei: I migliori anni della nostra vita

Avevo parlato, qualche tempo fa, dei film in cui Dana Andrews interpreta un pilota sfortunato. C'è però un altro suo film, forse il migliore tra tutti questi, in cui non interpreta un pilota ma che per noi è lo stesso molto interessante: I migliori anni della nostra vita di William Wyler.

Il capitano Derry (Dana Andrews) vaga per un cimitero di Bell P-39

I migliori anni della nostra vita (The Best Years of Our Lives, 1946) di William Wyler segue tre militari che, alla fine della Seconda guerra mondiale, rientrano nella città in cui vivevano: un sottufficiale dell'esercito (interpretato da Fredric March), un marinaio (Harold Russell) e un bombardiere (nel senso di membro dell'equipaggio responsabile del puntamento e dello sgancio delle bombe) che prestava servizio sui B-17 (Dana Andrews).

Il ritorno alla vita civile, come si può immaginare, è tutt'altro che indolore: ognuno si trova a dover gestire questioni lavorative e sentimentali, e non nel modo semplicistico e banale che si potrebbe temere. Per esempio, uno di loro, impiegato di banca, non solo ritrova il lavoro, ma addirittura una promozione: i problemi per lui saranno altri.

È un film ben scritto, ben girato, ben interpretato, ben montato (e non lo scopre il vostro umile archivista di film d'aviazione), che ben meritò i suoi 7 premi Oscar, più uno extra. Per Harold Russell, vero ex-militare invalido come si vede nel film, fu predisposto un premio onorario per l'esempio e l'incoraggiamento che dava ai suoi commilitoni, ma poi inaspettatamente vinse anche il premio come miglior attore non protagonista, nonostante non fosse un attore professionista.

Ma tornando alla roba che vola, innanzi tutto vediamo belle riprese del volo verso Cincinnati (girate da Paul Mantz), che rappresenta la città natale dei protagonisti, Boone City. Ma quello che ci interessa di più è il capitano Fred Derry, il bombardiere interpretato da Andrews che, oltre a ritrovarsi senza lavoro e con una moglie con cui le cose non vanno bene, ha incubi e grida nel sonno: ritorna a un momento drammatico in cui l'aereo su cui si trovava fu abbattuto e lui salvò fortunosamente alcuni compagni. Adesso soffre di quello che oggi chiameremmo PTSD. Lui minimizza, ma a un certo punto apprendiamo che gli era stata conferita la Distinguished Flying Cross dal generale Doolittle in persona.

Derry arriva a un B-17

Due bellissime sequenze si collegano tematicamente alle vicende dei reduci in parte accantonati dalla società (ma il film stesso è molto più ricco di quanto possa parere da uno striminzito riassunto), una verso l'inizio e una verso la fine del film. Osserviamo distese sterminate, metaforiche e reali al contempo, di aerei da guerra in via di demolizione: finita la guerra, sono inutili. Derry ci si aggira sconsolato, ma la cosa si rivela meno drammatica di quanto si potrebbe temere. Procuratevi il film, ma se proprio non potete eccone uno spezzone qui sotto.


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I migliori anni della nostra vita (The Best Years of Our Lives) di William Wyler con Myrna Loy, Fredric March, Dana Andrews, Teresa Wright, Virginia Mayo, Harold Russell, Hoagy Carmichael, Cathy O'Donnell, USA 1946



© Daniele A. Gewurz 2022 - Pubblicato il 22.06.2022

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