20 aprile 2021

Hostess ai comandi

Se i piloti sono morti o non in grado di pilotare, e tra i passeggeri non c'è nessun pilota, per quanto traumatizzato, ci deve pensare una hostess a pilotare l'aereo seguendo le indicazioni da terra, no? O almeno è così che funziona in numerosi film. Ma a chi è venuta per primo questa idea?

La locandina di Without Orders di Lew Landers (1936), il primo film in cui, per un'emergenza, un'hostess prende i comandi dell'aereo (fonte).

Nel 1936 l'idea di un volo passeggeri nel corso del quale eventi casuali e criminali a bordo creano problemi era nell'aria (letteralmente), tanto da stimolare la concorrenza tra case cinematografiche. Nel giro di meno di un anno uscirono quattro film con vari punti di contatto.

Tutto era cominciato l'anno prima: nel 1935 era apparso Death Flies East di Phil Rosen, che però tutto sommato era un semplice thriller ambientato su un DC-2.

Nel 1936 Volo nella bufera (13 Hours by Air) di Mitchell Leisen con Fred MacMurray e Joan Bennett, invece, era già vicino alla formula che ci sarebbe diventata familiare nei decenni successivi: un eterogeneo ensemble cast di personaggi di vari strati sociali, problemi che mettono a repentaglio la tranquillità del volo (in questo caso da New York a San Francisco su un Boeing 247 della United Airlines), un criminale a bordo, un pilota che salva la situazione.

Ma è in Without Orders di Lew Landers che a salvare la situazione sarà per la prima volta un'assistente di volo. C'è un classico triangolo sentimentale fra una hostess, interpretata da Sally Eilers, e due piloti, di cui uno inaffidabile e alcolizzato. Alla fine l'assistente di volo si ritroverà su un Boeing 247 con un pilota stordito e l'altro che si è vigliaccamente lanciato col paracadute. La donna, che aveva preso lezioni di pilotaggio, farà atterrare l'aereo seguendo le istruzioni via radio.

Fu lei, quindi, la prima, ma di poco. Without Orders uscì ai primi di novembre del 1936, mentre poche settimane dopo, a metà dicembre, apparve nelle sale S.O.S. Apparecchio 107 (Flying Hostess) di Murray Roth, incentrato sulla selezione e la formazione di un gruppo di assistenti di volo, che poi sventeranno un tentativo di dirottamento durante cui rimangono feriti i piloti e una di loro, interpretata da Judith Barrett, farà atterrare l'apparecchio.

Tra la fine del '36 e i primi giorni dell'anno successivo uscì anche Fugitive in the Sky di Nick Grinde. Durante un volo di un Ford Trimotor della “Transamerica Airlines” sulla rotta Los Angeles-Albuquerque-New York abbiamo un dirottamento da parte di un criminale che vuole evitare la cattura, un paio di omicidi, un atterraggio di emergenza durante una tempesta di polvere. In tutto ciò la hostess interpretata da Jean Muir pilota l'aereo per qualche minuto mentre il pilota si riprende da un'aggressione.

-----------------------------------------

Death Flies East di Phil Rosen con Conrad Nagel, Florence Rice, Raymond Walburn, USA 1935 (Columbia)

Volo nella bufera (13 Hours by Air) di Mitchell Leisen con Fred MacMurray, Joan Bennett, USA 1936 (Paramount)

Without Orders di Lew Landers con Sally Eilers, Robert Armstrong, Frances Sage, Charley Grapewin, Vinton Haworth, USA 1936 (RKO)

Fugitive in the Sky di Nick Grinde con Jean Muir, Warren Hull, Gordon Oliver, Carlyle Moore Jr., Howard Phillips, Winifred Shaw, Mary Treen, USA 1936 (Warner Bros.)

S.O.S. Apparecchio 107 (Flying Hostess) di Murray Roth con William Gargan, Judith Barrett, William Hall, USA 1936 (Universal)


© Daniele A. Gewurz 2021 - Pubblicato il 20.04.2021

Nessun commento:

Posta un commento

Il blog va in pausa

Dopo l'estate, con la “ripresa” di settembre i troppi impegni (alcuni dei quali anche attinenti a cinema e aviazione) mi impediscono per...