26 luglio 2021

La squadriglia Lafayette

Molti film di aviazione ambientati nella Prima guerra mondiale fanno riferimento alla Squadriglia Lafayette, o a qualcos'altro che c'entrava con Lafayette. Di che cosa si trattava, di preciso?

L'inquadratura in cui ci viene presentato Roger Shumann, uno dei protagonisti di Il trapezio della vita (The Tarnished Angels) ci mostra che è (o afferma di essere) un veterano della Lafayette Escadrille.

In prima approssimazione, si tratta degli aviatori statunitensi che andarono a combattere in Francia, come volontari, prima che, nel 1917, gli USA entrassero in guerra. Spesso, però, e anche in qualche film che ne parla, si confonde fra due diverse entità.

Una era la Lafayette Escadrille vera e propria (in francese, Escadrille La Fayette). Era un'unità ben precisa, fondata il 16 aprile 1916 e disciolta il 18 febbraio 1918, di cui fecero parte 38 (o 39) statunitensi (tecnicamente appartenenti alla Legione Straniera) e 4 (o 5) ufficiali francesi. Quando fu sciolta, formò lo U.S. 103rd Aero Pursuit Squadron. I suoi simboli e tradizione sono raccolti oggi dall'Escadron de Chasse 2/4 Lafayette dell'aeronautica francese. 

Si parlare anche del Lafayette Flying Corps: si tratta di un nome informale per designare tutto l'insieme dei piloti statunitensi che volarono per i francesi durante la I GM; circa 200, di cui 13 assi. Alla confusione tra questo e la Lafayette Escadrille ha contribuito Flyboys (vedi sotto).

Non sono pochi i film incentrati su qualcosa Lafayette, o che le nominano:

  • La squadriglia degli eroi (The Legion of the Condemned) di William A. Wellman con Fay Wray, Gary Cooper, USA 1928 - Film oggi perduto diretto, come il successivo e quello del 1958, da Wellman, realmente veterano del Lafayette Flying Corps e autore di un libro di memorie sull'esperienza.
  • L'aquila grigia (Young Eagles) di William A. Wellmann con Charles "Buddy" Rogers, Jean Arthur, Paul Lukas, USA 1930 - La “Grey Eagle” del titolo italiano è un asso tedesco che il protagonista cerca di catturare.
  • Men of the Sky di Albert E. Green con Irene Delroy, Jack Whiting, USA 1931 - Anche questo film si ritiene perduto.
  • Hell in the Heavens di John G. Blystone con Warner Baxter, Conchita Montenegro, Russell Hardie, Herbert Mundin, Andy Devine, William Stelling, USA 1934 - Una recensione dell'epoca apparsa sul New York Times paragona lo spirito della Fox nel produrre l'ennesimo film sulla squadriglia Lafayette al comportamento degli addetti della stazione della metropolitana di Times Square: “Lo spazio per un altro si trova sempre”.

    La squadriglia Lafayette (1958): Una replica funzionante di Blériot XI (ma con motore Continental C.85 anziché rotativo Anzani) e a terra una replica un po' più grossolana, pensata per essere vista solo da lontano

  • La squadriglia Lafayette (Lafayette Escadrille) di William A. Wellman con Tab Hunter, Etchika Choureau, David Janssen, Will Hutchins, USA 1958 - Su un giovane statunitense che, anche per via di malefatte commesse in patria, va a combattere in Francia, si innamora di una ragazza del luogo e dopo un breve periodo di addestramento diserta, ma poi si redime arruolandosi nell'aeronautica degli Stati Uniti quando entrano in guerra, e sposa la bella. C'è una particina di William Wellman Jr. (il figlio del regista) nei panni del padre e una di Clint Eastwood come pilota. Compaiono come personaggi secondari vari veri membri del Lafayette Flying Corps e altri famosi aviatori, come Georges Guynemer e Raoul Lufbery.
    È l'ultimo film di Wellman, ispirato alle proprie esperienze e alla storia di un commilitone, che però finiva tragicamente, come la prima versione del soggetto. Non è un film riuscitissimo: la trama fu modificata dalla produzione, la storia d'amore è troppo invadente rispetto alle vicende degli aviatori, la recitazione non è eccezionale etc.

    Un esempio di realistica inquadratura di Giovani aquile - Flyboys (da fxguide)

  • Giovani aquile - Flyboys (Flyboys) di Tony Bill con James Franco, Jean Reno, USA/UK 2006 - Di gran lunga troppa CG e montaggio “d'azione” moderno. Nel complesso non è malaccio, anche se è fatto un po' troppo a tavolino, mettendoci un po' di tutto. Tra i piloti, c'è il ricco, il pauroso, il nero, il religioso... Più in generale, ci sono azione, morti, acrobazie, la bella francesina, la discriminazione, uno zeppelin e troppi Fokker triplani rossi (non è che tutti i sudditi del Kaiser ne avessero uno in dotazione).
Infine, in molti altri film, da Arcipelago in fiamme (1941) a Il trapezio della vita (1958) e oltre, nel passato personale o famigliare di qualche personaggio compare appunto la squadriglia Lafayette.


© Daniele A. Gewurz 2021 - Pubblicato il 26.07.2021

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