27 marzo 2021

Clint Eastwood in volo: Firefox e Sully

È una tentazione, dire che Firefox - Volpe di fuoco (Firefox, 1982) e Sully (Sully, 2016), in quanto entrambi film di Clint Eastwood, narrano la stessa storia, peraltro comune a vari altri film di Eastwood: un uomo abilissimo (qui un pilota), agendo da solo e in modi che altri possono trovare discutibili, riesce a salvare la situazione.

Clint Eastwood in Firefox - Volpe di fuoco

È una tentazione, ma non sarebbe giusto. È uno di quei giochi per cinefili, come dire che i film di Kubrick sono tutto sommato tante volte lo stesso film, ma in fondo si può anche raccontare la storia di Pinocchio come se fosse quella di Gesù e viceversa.

Parlano effettivamente entrambi di due bravi piloti che fanno qualcosa di quasi impossibile, ma le analogie finiscono più o meno qui. Firefox è un filmetto d'azione, con alcuni momenti avvincenti ma altri tirati un po' troppo in lungo. Ricordo che narra la storia di un pilota statunitense, interpretato da Eastwood stesso, infiltrato fortunosamente in Unione Sovietica per sottrarre un nuovo modello di caccia, il MiG-31, soprannominato appunto “Firefox”. Per curiosità, esiste veramente un MiG-31, ma non c'entra con quello del film che è di fantasia, così come sono di fantasia le tecnologie estreme che vanta. È un apparecchio “stealth” quando ancora non si parlava di stealth, ma soprattutto si controlla con il pensiero. Come ricorderà chi ha visto il film, per dare gli ordini all'aereo basta sì pensare, ma pensare in russo!

Il MiG-31 Firefox in tutto il suo splendore

Oltre a essere un “delirio dell'epoca reaganiana” (Mereghetti), è un film in cui tutto sommato nessuno ispira troppo simpatia: non i militari sovietici senza scrupoli, ma neanche il protagonista, i suoi superiori, e neppure i dissidenti russi che lo aiutano.

Gli effetti speciali di Firefox non sono invecchiati benissimo

Sully è invece basato da vicino sugli eventi reali del cosiddetto “miracolo dell'Hudson”. Il 15 gennaio 2009 a un Airbus A320 (volo 1549 dell'US Airways da New York a Charlotte), subito dopo il decollo dall'aeroporto LaGuardia, si spensero entrambi i motori in seguito all'impatto con uno stormo di oche. (Per inciso, i motori di un aereo così sono progettati per funzionare persino se ingeriscono uccelli di piccole dimensioni, ma le oche sono veramente troppo.) Dopo pochi istanti di incertezza, il comandante Chesley Sullenberger (Tom Hanks), insieme al primo ufficiale Jeffrey Skiles (Aaron Eckhart), salvò tutte le 155 persone a bordo con un difficile ammaraggio appunto nel fiume Hudson.

Il volo pilotato da Sully è quello a nord-ovest del centro dello schermo radar, in rosso

Il film mostra i pochissimi minuti dell'evento stesso, che rivediamo più volte da varie prospettive, compresa quella del povero controllore di volo, ancora angosciato quando già tutti si sono salvati perché non sa che è andata a finire bene. Ma soprattutto vediamo l'indagine che seguì all'incidente, in cui si volle capire se la scelta di Sullenberger era stata corretta o se invece avrebbe potuto tornare indietro e atterrare su una pista. Passeggeri ed equipaggio erano sani e salvi, ma l'aereo era da buttare, e la compagnia aerea non ne fu contentissima. (Spoiler: Sullenberger fece bene come fece.)

I passeggeri del volo 1549 in salvo sull'ala dell'Airbus


Sully ha l'interesse, ma anche i limiti, dei film che seguono fedelmente fatti reali e personaggi reali. I fatti possono essere interessanti, ma i personaggi, in quanto personaggi di una storia, non lo sono: essendo vivi e dotati di avvocati, non li si può mostrare nemmeno mettersi un dito nel naso, figuriamoci tradire la moglie, essere vigliacchi, o fare un'altra delle cose interessanti che fanno i personaggi delle storie di fantasia.

Bonus finale: Clint Eastwood compare in vesti di pilota in altri due film, non suoi.

È praticamente una comparsa in Tarantola (Tarantula, 1955) di Jack Arnold, in cui interpreta un pilota di un F-80 che attacca con la sua squadriglia l'aracnide del titolo e quasi non lo si vede in faccia.

Pochi anni dopo lo si vede appena meglio nelle vesti di uno dei vari piloti statunitensi in Francia, durante la Prima guerra mondiale, protagonisti di La squadriglia Lafayette (Lafayette Escadrille, 1958) di William A. Wellman.


© Daniele A. Gewurz 2021 - Pubblicato il 27.03.2021

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